Tiro con l'Arco

Alette



Homepage

Introduzione
Frecce
Alette
Guantino
Faretra
Faretra 2
Faretra 3
Faretra 4
Faretra 5
Portafrecce
Decorazione
Video tiro

Vi parlo della mia esperienza con le alette personalizzate: quale foggia e come tagliarle.
Ho sempre preferito utilizzare aste in legno quindi ho sempre abbinato delle alette in penna naturale. Se vi recate nei negozi di arcieria potete acquistare le alette già tagliate, a scudo o a parabola, secondo la lunghezza desiderata (nella foto qui sotto A, B e C).

Se però volete fare qualcosa di più artigianale e personalizzato, potete acquistare le penne intere (D in foto) e tagliarvele voi secondo la vostra preferenza, come ho fatto io fino a quando ho praticato questo sport.
Cosa vi serve per tagliare le penne nella vostra foggia? Ci sono più possibilità:
- Un bruciapenne elettrico
- Una forbice
- Un tagliapenne artigianale

Il bruciapenne elettrico non l'ho mai provato perchè costava troppo e poi perchè dicono che genera una puzza consistente. Sicuramente produrrà un ottimo risultato in quanto le penne vengono incollate sull'asta prima del taglio quindi una volta tagliate sono tutte perfettamente uguali.

Il secondo metodo, ovvero la forbice, è molto economico e spartano, ma si applica solo a penne con foggia semplice e il taglio non è agevole perchè le barbe delle penne tendono a spostarsi e sfuggire alla forbice (consiglio sempre il taglio in direzione contro-pelo, per così dire).

Il terzo metodo, ovvero il tagliapenne artigianale, è quello che ho usato io e, se ben realizzato, sarebbe la cosa migliore ma appunto, se ben realizzato. Vi mostro come si presenta il mio sistema e confido che voi riusciate a migliorarlo:

Sostanzialmente si compone di due tavole di legno unite con due cerniere per chiudersi a libro: su una delle facce si posiziona la penna da tagliare, sull'altra è fissata la linea di taglio. Per tagliare l'aletta, si chiudono a libro le due tavole e si da una martellata (senza esagerare) in modo che le lame facciano il loro lavoro di netto.
Per tenere in posizione la penna io ho utilizzato il fusto in plastica di un tergicristallo (foto qui sotto) diviso poi a met�, in quanto la scanalatura dove sta il gommino si presta bene per dimensioni a tenere il rachide della penna. Come me potete farlo in modo che sia regolabile rispetto alla linea di taglio, così potete anche cambiare facilmente l'altezza complessiva dell'aletta o ritoccare la posizione.


Realizzare la superficie di taglio sull'altra tavoletta è invece la parte più complessa. Nel mio caso ho disegnato e poi intagliato l'alloggiamento delle lame. Se i tagli sono diritti potete installare delle lame da cutter, altrimenti dovrete utilizzare un lamierino, curvarlo e affilarlo. Le lame vanno fissate bene, con colla, in modo che restino saldamente in posizione.
Il problema di questo metodo è che col tempo le lame affondano nelle tavolette (sia quella dove sono installate, sia quella inferiore) e finisce che quando diamo la martellata non venga applicata la stessa pressione su tutta la superficie di taglio. Ne consegue che alcuni tratti saranno perfettamente tagliati mentre altri saranno segnati ma servirà poi la forbice per tagliare definitivamente le parti che sono ancora unite.
Io son arrivato fino a qui con lo sviluppo di questo strumento, è sicuramente migliorabile, vi passo il testimone.

Sì, ma quale foggia?
Per comodità di lavorazione io sono partito provando a fare le penne triangolari (foto sotto - A), per i miei gusti estetici ho deciso che l'angolo di circa 85� è quello giusto. L'aletta tagliata in questo modo è rumorosa, l'angolo dell'aletta fa sì che in volo produca un sibilo, ma alla fine è anche il suo bello.
Ho poi abbandonato questa foggia perchè, in aggancio, la penna sul viso era fastidiosa. Spostare semplicemente in avanti l'impennaggio, oltre che a peggiorarne l'efficacia (la superficie portante più è arretrata e meglio è) era proprio brutto da vedere. Così, per spostare progressivamente più avanti la parte di impennaggio che interferiva col viso e mantenere allo stesso tempo un'estetica armoniosa, è nata prima la foggia B (usata solo in prova), poi la foggia C ed infine la foggia D, che ho utilizzato fino all'ultima volta che ho usato l'arco.