Geologia

Banalità e consigli importanti sulla sicurezza



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In questa sezione vorrei elencare a ruota libera una serie di consigli che derivano da quella che è stata la mia esperienza di geologo rilevatore in ambiente di medio-alta montagna, inserirò sia consigli banali che altre cose meno ovvie per chi inizia questa attività.
Purtroppo in genere si impara sbagliando, quindi è giusto approfittare di chi ha già sbagliato, anche se lo so non ha lo stesso gusto.
Dunque, perchè inserire anche delle banalità? Le banalità sono quelle cose che dovrebbero essere ovvie a tutti, eppure queste presuppongono conoscenze o esperienze che magari non sono comuni a tutti tutti.
Per questo motivo mi sono reso conto in passato che a volte ciò che sembra ovvio (e pertanto non viene specificato) a volte non lo è affatto.
Un esempio calzante è quello che accadde in occasione del corso di rilevamento geologico, organizzato in Val Brembana dove era prevista l'ascesa al rifugio alla quota di circa 2000m. In questa occasione tutti noi studenti ci presentammo all'appuntamento all'attacco del sentiero con i nostri zaini a spalla, tutti tranne uno, che arrivò con un trolley. Beh, potete immaginarvi che fu deriso il giusto e rimase una perla storica per la classe di geologia. Certo quel ragazzo era poi l'unico a sfoggiare, dopo la doccia, un elegante accappatoio.
Ma passiamo oltre, quello che mi preme di più è iniziare con i consigli sulla sicurezza. Queste sono cose di importanza fondamentale, state attenti, iniziamo:
- Se non indossate gli occhiali, acquistate un paio di occhiali antischeggia e usateli: ci sono molti casi di geologi alla quale si sono infilate schegge di pietra o più facilmente metallo (del martello) in un occhio, si rischia la cecità!
- Se c'è la possibilità che lavorerete sotto una parete, portatevi e al momento opportuno indossate un caschetto. Anche quando tutto sembra fermo, basta un uccellino che si posa e vola via per smuovere qualcosa. A me è capitato un giorno di sentire dei sassolini che cadevano e quando ho guardato in cima alla parete c'erano delle capre che dall'alto mi guardavano incuriosite, ecco queste possono lanciarvi giù ben più che sassolini.
- Lozione anti zecche e zanzare: se è previsto che attraverserete del bosco, magari lungo sentieri poco frequentati, è facile che essendo frequentati dagli ungulati siano anche dei covi di zecche. Le zecche ho notato che sono abbastanza selettive, si attaccano ad alcuni e invece ignorano altri. I miei tentativi infatti di mandare avanti il mio relatore Fabrizio ad aprire la pista per offrire lui in sacrificio al mio posto sono stati infruttuosi. Se vi si attaccano delle zecche il mio consiglio è, prima di rincasare, di andare al Pronto Soccorso della zona, dove sicuramente sono abituati a rimuoverle e quindi non rischiate di fare pasticci, rimanere con le teste incarnate e contrarre infezioni o malattie da queste maledette bestiacce.
-non sopravvalutate mai le vostre capacità di arrampicata: ci si trova spesso nella voglia di raggiungere qualche punto migliore con poco sforzo ed arrampicandosi un pochino. Ecco, se non avete confidenza con queste cose, non fatele, ve lo dico perchè l'ho sperimentato personalmente, la discesa può essare rischiosa, ruzzolosa, potreste rischiare una scivolatata e di farvi male in zone fuori mano. Oppure potreste rischiare di rimanere bloccati come i gatti sugli alberi e l'alternativa potrebbe essere, se volete attirare i riflettori della stampa, chiamare l'elisoccorso per farvi recuperare. Per fortuna non sono mai arrivato a tanto ma mi risulta che a qualcuno è capitato, è facile scommettere sul tizio del trolley, ma di questo non sono sicuro.
- Guardate sempre il meteo e se potete organizzate le vostre uscite nelle finestre di bel tempo. Lavorare con la pioggia è veramente uno schifo, ci sono un'infinito numero di ragioni per non farlo:
1- vi bagnate voi
2- si bagnano i vostri appunti e diventano quei bruttissimi fogli con le onde che non torneranno mai dritti. Mi raccomando usate la matita, che non squaglia con l'acqua. Le penne lasciatele a casa. Io devo ancora capire il motivo per cui uno dei nostri storicissimi prof decantasse la penna con punta in tungsteno (il negoziante ovviamente non sapeva di cosa si parlasse).
3- si bagna il vostro pranzo
4- vi va l'acqua sulla macchina fotografica (se si usa ancora)
5- le foto escono uno schifo perchè, a meno che non avete pareti tagliate a filo di diamante, avrete un sacco di riflessi dell'acqua e la luce per fare le foto è brutta. Non riuscirete ad usarle con soddisfazione.
6- c'è poca luce per vedere i campioni di roccia, in compenso non dovrete sputarci sopra per inumidirli. (Questo potrebbe essere un pareggio.)
7- si scivola da matti sull'erba, col rischio di perdere cose (ho perso un paio di occhiali paraschegge in questo modo)
8- infine se ci sono i fulmini si rischia di peggio. Vi assicuro che essere sorpresi da un temporalone estivo su un passo di montagna mentre si è distratti dal lavoro è un'esperienza poco piacevole
9- fa freddo
10- se vi beccate un temporale potreste non essere in grado a lungo di attraversare quello che prima era un rigagnolo insignificante
11- può arrivare la nebbia, in questo caso possono essere utili gli omini dei pastori (quei mucchietti di sassi che indicano il sentiero attraverso un ghiaione)
11- sono sicuro che potrei trovare altri n-motivi
Non trovo invece dei vantaggi da elencarvi che giustifichino un uscita sotto la pioggia. La cosa migliore in quel caso è restare al rifugio ed essere di compagnia ai presenti. Le escursioni di gruppo con brutto tempo si fanno solo perchè sono fissate irrevocabilmente nei giorni stabiliti.
Insomma, se potete farne a meno, state a casa e rimandate l'uscita