Geologia

Consigli sul martello



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Qua vi fornisco alcuni consigli secondo me utili per ritrovare il martello, o addirittura non perderlo.
Come al solito mi dilungherò, ma parlando di cose vere, mica balle.

La foto che vi mostro qui sotto la conoscete già, è il mio martello da geologo, poco tempo dopo che l'avevo acquistato, un classico Estwing con impugnatura in rondelle di cuoio, un oggetto molto bello a vedersi. L'ho poi modificato applicando una grip nera per racchette da tennis in modo da migliorare la presa sul manico (riferisco che la Estwing produce anche un martello da geologo con manico in gomma blu, che probabilmente fornisce una migliore presa sul manico ed un migliore ammortizzamento della martellata. L'unico problema secondo me è che è brutto, proprio brutto, io non avrei mai potuto aquistarlo).


Ho quindi acquistato questo martello con un migliore design ed applicato la grip nera. Con questo martello ho fatto alcune delle mie escursioni fino a quella che ho fatto nei pressi di Lenna (BG). Si trattava come al solito di rilievi fuoripista in mezzo al bosco. Terminata la giornata di rilievi, per comodità e velocità, come d'abitudine, sono sceso a caso dritto per dritto in mezzo alle foglie secche. Ci si mette poco in questo modo. Il problema è stato che nella discesa, nel fruscio delle foglie, sono arrivato in fondo e mi sono accorto che non avevo più il martello alla cintura. Ho tentato di risalire il pendio e rintracciarlo brevemente ma la giornata era ormai finita ed iniziava a fare buio quindi con mia grande frustrazione ho abbandonato il martello, disperso nel fogliame del pendio.
Ma come ben sapete, il legame che si crea con il proprio martello è qualcosa di particolare, che trascende i 54 euro del suo costo, e per la settimana dopo ho organizzato una apposita spedizione di salvataggio per recuperarlo.
Come vi avevo anticipato, i geologi girano solitamente soli, hanno tutti da fare, gli affari loro, ed è difficile trovare un collega che abbia da "buttare una giornata" cercando un martello nel fogliame secco per sola compagnia, oltre che la cosa risulta abbastanza disonorevole.
Per tentare di inventare qualcosa di più fattibile ho inventato una sorta di pacchetto "divertimento" composto da due attività, da sottoporre ad un non-geologo, in particolare una non-geologa, Isabella, una giovane escursionista, conosciuta in giornata qualche tempo prima durante un'altra mia spedizione in un altro posto. Questo di seguito il programma:
Attività A: Il fiume che passa dai boschi di Lenna in quel periodo (fine luglio) produce una bruma che è molto bella da fotografare. Ho quindi puntato sul fatto che un fotografo avrebbe gradito la cosa.

Attività B: Una ricerca al tesoro, ovvero il mio prezioso martello lungo un pendio fuoripista nel fogliame secco. Qui sotto ho inserito anche una foto simpatica del mio martello felice prima dello smarrimento (l'ho veramente inviata così), per dare un'idea di cosa cercare e per risultare più simpatico.

Ho quindi proposto ad Isabella il pacchetto che avevo studiato (si suppone lei fosse appassionata di fotografia) ma purtroppo devo dire che, nonostante l'impegno e la mia buona fede l'idea del fuoripista nel bosco con uno sconosciuto non l'ha convinta. Ovviamente cortesemente non ha accettato, aveva un'altro impegno quel giorno.
Beh a questo punto, restavo solo io, e come al solito, solitario, sono partito alla ricerca del prezioso martello e, non ci crederete, ma ce l'ho fatta, l'ho ritrovato, proprio tra le foglie, e l'emozione è stata tale che ho scattatato la foto qui sotto del ritrovamento, con un po di ruggine e cuoio annerito (era passata credo una settimana, con qualche pioggia)
.
Ecco vi ho raccontato tutta questa storia, assolutamente vera, per portarvi qui, ovvero: cosa si può fare per evitare queste situazioni e ritrovare più facilmente il prezioso martello? La mia risposta è: lo personalizziamo, in modo da renderlo il più visibile possibile. Ecco cosa ho fatto io:
- ho avvolto una grip da tennis colore rosso al manico (non credo qua in Italia ci siano molti posti dove le rocce rosse siano un problema)
- ho verniciato la parte dell'asta con del bianco, colore visibilissimo.
- infine ho aggiunto una striscia blu catarifrangente nel caso lo stiamo cercando al buio.

Io mi sono fermato qua con la personalizzazione ma devo dire che il martello da quel momento l'ho sempre recuperato facilmente ed è ancora in mio possesso.
Un'ultima personalizzazone che ho fatto, di diverso tipo e che purtroppo sbiadisce col tempo, è disegnare un cerchio di 2 cm sul lato della testa del martello, come riferimento esatto della misura in foto. Vedi foto qui sotto.

Il semplice cerchio, qualunque sia l'orientamento del martello, ti darebbe, misurando il diametro massimo in foto, la misura esatta dei 2 cm. Io non capisco perchè non lo stampino già su tutti i martelli: i martelli da geologo non sono esattamente una misura standard, ognuno è fatto a suo modo, ma convengo che più o meno gli si riesce a dare una dimensione approssimata. Lo so, l'alternativa è il righellino, che in genere non stà attaccato alla parete. Non voglio parlare di chi poi usa le monete come scala, da tutti i paesi più disparati del mondo, lasciamo perdere.
Spero di avervi dato dei buoni consigli e che abbiate gradito la lettura.
A presto.